Questo blog nasce senza un preciso intento,nasce con la voglia di raccontare storie,notizie,sogni,delusioni e speranze. Il nome del blog riprende un detto inglese che dice che se non ci sono notizie allora va tutto bene...Ma è sempre così? Enjoy
venerdì 25 giugno 2010
I wanna be a Care-Giver....and you?
Siamo un popolo sprovvisto di amore. Amore verso la propria patria, non si tratta di patriottismo spicciolo o di un pericoloso ritorno al "passato" si tratta di TAKING CARE,ossia "prendersi cura". Ogni 4 anni sventolano i tricolori alle finestre,ci dipingiamo la faccia di ROSSO BIANCO E VERDE, se vinciamo siamo FIERI di essere Italiani. Possiamo ridurre il nostro "attaccamento" alla Nazione a una partita di calcio? Per quanto io ami il calcio non credo. Avere amore per la propria Nazione un pò ci spaventa, ad alcuni fa un pò rabbrividire facendo tornare in mente periodi "neri". Ma quello FASCISTA non era amore per la propria patria, quello FASCISTA era fumo negli occhi della povera gente, era Nazionalismo (Tendenza ideologica a esaltare il concetto di nazione esasperando il comune sentimento di attaccamento al proprio paese), usato per eccittare gli animi. Siamo rimasti scottati.Negli anni abbiamo lasciato sempre più la presa, permettendo cose sempre più assurde e umilianti per il nostro paese, semplicemente perchè tutto sommato non lo sentiamo nostro. Quando un cosa la senti tua e ci tieni, stai attento che nessuno la calpesti, la maltratti, la usi per i propri scopi,ci tieni che sia sempre al massimo delle sue potenzialità,che evolva, che sia di esempio positivo per gli altri.Questo è amore verso la patria. Essere vigili, comportarsi in maniera rispettosa verso essa e verso i suoi abitanti, sentirsi mossi da uno spirito propositivo e attivo, combattere per cambiare le cose che non vanno, impedire che chiunque "deturpi" la tua terra. Noi Italiani dovremmo imparare a prenderci cura della nostra Italia come di una persona malata,perchè questo è. Dovremmo tutti diventare dei CARE-GIVER. Non NAZIOLISTI ma AMOREVOLI CARE-GIVER.Possiamo farcela?
giovedì 24 giugno 2010
Cosa vuoi per te?
Il giudice della corte suprema Chris Kourakis, South Australia, ha concesso a una donna di morire attraverso la sospensione dei trattamenti sanitari. Per il giudice australiano il rifiuto delle cure non è assimilabile al suicidio. E’ la prima volta che un tribunale dello Stato decide l’immunità per i medici che si astengono dal curare un paziente che, liberamente, sceglie di morire.
L’estate porta allegria, spensieratezza ed è proprio per questo che ho deciso di scrivere di argomenti “pesanti” così vengono definiti. Certamente la morte non è un argomento “leggero” ma esiste, esiste e avviene giornalmente. Spesso è in coppia con la sofferenza. Prima o poi nella vita tutti noi abbiamo a che fare con Lei. Del resto c’è anche un modo di dire che recita “Sicuro come la morte”, eh si perchè la morte è una certezza. Non voglio essere in stile Emo, voglio cercare di portarvi a riflettere, a mente “calda” non fredda, si ragiona meglio con il sangue che pulsa nelle vene che non con il sangue gelato. Nel corso degli anni si sono susseguiti vari casi che riguardano la morte, o meglio la dolce morte. Welby ed Eluana Englaro come ultimi. Casi diversi certo. Non voglio parlare dei due casi specifici, credo che tutti li conosciamo abbastanza bene, tutti ci siamo fatti un opinione, ci hanno portato a riflettere, ci hanno (inspiegabilmente) diviso. C’è chi ha indossato la divisa del buon cristiano, armandosi di Verità, lasciando da parte i sentimenti di empatia verso un altro essere umano sofferente. Può esistere una Verità sul concetto di morte? Può qualcuno arreccarsi il diritto di imporre una sofferenza solo per non commettere Peccato? Evitiamo agli animali le sofferenze se sono inutili...perchè invece all’uomo le vorremmo imporre? Dovremmo riflettere sulla nostra pelle, per quando terrorizzante possa essere dovremmo chiederci cosa vorremmo per noi stessi. Dovremmo tenere la guardia alta su questi argomenti. Sappiamo com’è la situazione in Italia? Vi rinfresco la memoria.
Eutanasia
In Italia, attualmente, l’eutanasia attiva è assimilabile, in generale, all’omicidio volontario (ex art. 575 codice penale). In caso di consenso del malato, ci si riferisce all’art. 579 codice penale, rubricato come omicidio del consenziente, punito con la reclusione da 6 a 15 anni. Anche il suicidio assistito è un reato, in virtù dell´art. 580 codice penale, “Istigazione o aiuto al suicidio“.
L´eutanasia passiva viene consentita in ambito ospedaliero, nel reparto di rianimazione, solo nei casi di morte cerebrale: devono, comunque, essere interpellati i parenti dell’interessato e si richiede la presenza e il permesso scritto del primario, del medico curante e di un medico legale. In caso di parere discordante fra medici e parenti, si va in giudizio e in questo caso è il giudice a decidere.
Testamento Biologico
Ancora non esiste una norma sul testamento biologico. Il 9 febbraio 2009, giorno in cui è morta Eluana Englaro, al Senato della Repubblica si stava discutendo il Disegno di legge n.1369 (Decreto Calabrò) che avrebbe dovuto disciplinare la materia. Il testo non era largamente condiviso, in particolare trovava forte opposizione l’articolo 3 del disegno di legge. Con quest’articolo s’imponeva a tutti i medici, anche contro la volontà dei pazienti che avevano esplicitato una scelta diversa, l’obbligatorietà della nutrizione e dell’idratazione artificiale. I medici si sarebbero trovati costretti a scegliere fra il rispetto del codice deontologico (che impone loro di rispettare la volontà del paziente), oppure la legge. Inoltre, tale articolo avrebbe causato conseguenti contenziosi giudiziari fra famiglie e sanitari.
Dispute, polemiche e dibattiti accesi, di colpo furono smorzati dalla sopraggiunta notizia della morte di Eluana, facendo ripensare il gruppo di maggioranza parlamentare sul da farsi. Così optarono per il ritiro del disegno di legge. Poi un lungo silenzio durato circa un anno.
Intanto la Chiesa cattolica ha informato che si dichiarava favorevole a una legge purché depotenziata, priva cioè di qualsiasi riconoscimento del diritto all’autodeterminazione. Con qeste indicazioni, alla fine, sul cosiddetto “ddl Calabrò”, che già recepiva gli orientamenti della CEI, è stato trovato l’accordo. Approvato rapidamente prima dalla commissione sanità del Senato, poi dal Senato stesso, con 150 voti favorevoli, 123 contrari e 3 astenuti, è passato all’esame della commissione affari sociali della Camera e, il 12 maggio 2010, è stato approvato senza sostanziali modifiche. Il disegno di legge è ora in attesa di essere discusso dall’assemblea di Montecitorio.
Per ovviare a questo vuoto legislativo, molte associazioni hanno elaborato un proprio modello di testamento biologico. Il Consiglio Nazionale del Notariato ha attivato a spese proprie un Registro per la conservazione dei testamenti biologici e ha dato incarico ai Consigli Distrettuali di predisporre elenchi di notai disponibili a riceverli. Rispetto ai moduli fai-da-te, i testamenti biologici sottoscritti davanti al notaio hanno il valore aggiunto della certezza della provenienza certificata. Ogni cittadino può dunque telefonare al Consiglio Notarile della propria città per sapere quali sono i notai disponibili, e sceglierne uno.
In seguito, diversi comuni hanno deciso di istituire registri analoghi. Queste approvazioni sono quasi sempre scaturite da petizioni sottoscritte dai cittadini: i circoli territoriali UAAR (Unione degli Atei e degli Agnostici Razionalisti) hanno spesso promosso e contribuito alla raccolta delle firme.
L’estate porta allegria, spensieratezza ed è proprio per questo che ho deciso di scrivere di argomenti “pesanti” così vengono definiti. Certamente la morte non è un argomento “leggero” ma esiste, esiste e avviene giornalmente. Spesso è in coppia con la sofferenza. Prima o poi nella vita tutti noi abbiamo a che fare con Lei. Del resto c’è anche un modo di dire che recita “Sicuro come la morte”, eh si perchè la morte è una certezza. Non voglio essere in stile Emo, voglio cercare di portarvi a riflettere, a mente “calda” non fredda, si ragiona meglio con il sangue che pulsa nelle vene che non con il sangue gelato. Nel corso degli anni si sono susseguiti vari casi che riguardano la morte, o meglio la dolce morte. Welby ed Eluana Englaro come ultimi. Casi diversi certo. Non voglio parlare dei due casi specifici, credo che tutti li conosciamo abbastanza bene, tutti ci siamo fatti un opinione, ci hanno portato a riflettere, ci hanno (inspiegabilmente) diviso. C’è chi ha indossato la divisa del buon cristiano, armandosi di Verità, lasciando da parte i sentimenti di empatia verso un altro essere umano sofferente. Può esistere una Verità sul concetto di morte? Può qualcuno arreccarsi il diritto di imporre una sofferenza solo per non commettere Peccato? Evitiamo agli animali le sofferenze se sono inutili...perchè invece all’uomo le vorremmo imporre? Dovremmo riflettere sulla nostra pelle, per quando terrorizzante possa essere dovremmo chiederci cosa vorremmo per noi stessi. Dovremmo tenere la guardia alta su questi argomenti. Sappiamo com’è la situazione in Italia? Vi rinfresco la memoria.
Eutanasia
In Italia, attualmente, l’eutanasia attiva è assimilabile, in generale, all’omicidio volontario (ex art. 575 codice penale). In caso di consenso del malato, ci si riferisce all’art. 579 codice penale, rubricato come omicidio del consenziente, punito con la reclusione da 6 a 15 anni. Anche il suicidio assistito è un reato, in virtù dell´art. 580 codice penale, “Istigazione o aiuto al suicidio“.
L´eutanasia passiva viene consentita in ambito ospedaliero, nel reparto di rianimazione, solo nei casi di morte cerebrale: devono, comunque, essere interpellati i parenti dell’interessato e si richiede la presenza e il permesso scritto del primario, del medico curante e di un medico legale. In caso di parere discordante fra medici e parenti, si va in giudizio e in questo caso è il giudice a decidere.
Testamento Biologico
Ancora non esiste una norma sul testamento biologico. Il 9 febbraio 2009, giorno in cui è morta Eluana Englaro, al Senato della Repubblica si stava discutendo il Disegno di legge n.1369 (Decreto Calabrò) che avrebbe dovuto disciplinare la materia. Il testo non era largamente condiviso, in particolare trovava forte opposizione l’articolo 3 del disegno di legge. Con quest’articolo s’imponeva a tutti i medici, anche contro la volontà dei pazienti che avevano esplicitato una scelta diversa, l’obbligatorietà della nutrizione e dell’idratazione artificiale. I medici si sarebbero trovati costretti a scegliere fra il rispetto del codice deontologico (che impone loro di rispettare la volontà del paziente), oppure la legge. Inoltre, tale articolo avrebbe causato conseguenti contenziosi giudiziari fra famiglie e sanitari.
Dispute, polemiche e dibattiti accesi, di colpo furono smorzati dalla sopraggiunta notizia della morte di Eluana, facendo ripensare il gruppo di maggioranza parlamentare sul da farsi. Così optarono per il ritiro del disegno di legge. Poi un lungo silenzio durato circa un anno.
Intanto la Chiesa cattolica ha informato che si dichiarava favorevole a una legge purché depotenziata, priva cioè di qualsiasi riconoscimento del diritto all’autodeterminazione. Con qeste indicazioni, alla fine, sul cosiddetto “ddl Calabrò”, che già recepiva gli orientamenti della CEI, è stato trovato l’accordo. Approvato rapidamente prima dalla commissione sanità del Senato, poi dal Senato stesso, con 150 voti favorevoli, 123 contrari e 3 astenuti, è passato all’esame della commissione affari sociali della Camera e, il 12 maggio 2010, è stato approvato senza sostanziali modifiche. Il disegno di legge è ora in attesa di essere discusso dall’assemblea di Montecitorio.
Per ovviare a questo vuoto legislativo, molte associazioni hanno elaborato un proprio modello di testamento biologico. Il Consiglio Nazionale del Notariato ha attivato a spese proprie un Registro per la conservazione dei testamenti biologici e ha dato incarico ai Consigli Distrettuali di predisporre elenchi di notai disponibili a riceverli. Rispetto ai moduli fai-da-te, i testamenti biologici sottoscritti davanti al notaio hanno il valore aggiunto della certezza della provenienza certificata. Ogni cittadino può dunque telefonare al Consiglio Notarile della propria città per sapere quali sono i notai disponibili, e sceglierne uno.
In seguito, diversi comuni hanno deciso di istituire registri analoghi. Queste approvazioni sono quasi sempre scaturite da petizioni sottoscritte dai cittadini: i circoli territoriali UAAR (Unione degli Atei e degli Agnostici Razionalisti) hanno spesso promosso e contribuito alla raccolta delle firme.
mercoledì 23 giugno 2010
Nigri e non solo!
Un mese "fuori casa" è quasi un'abitudine ormai, ma questa volta l'emozioni di questo periodo sono state davvero intense e variegate.
Si parte non benissimo! Essendo capace di tutto, ho fatto ciò che nessun essere razionale può neanche pensare di fare: ho dimenticato i biglietti a casa! Poco male: bastano i documenti per partire, ma ho lasciato a casa anche le varie idoneità al volo e certificazione delle batterie a secco. La dea bendata sembra comunque distratta quel giorno (di solito mi schiva deliberatamente), indi ne approfitto per sfruttare la pietà che viene smossa da un disabile e faccio a meno delle varie cartaccie.
Il proseguio non migliora visto che l'assistente all'imbarco si è divertito a farmi smontare la carrozzina pezzo per pezzo come fa un bimbo con le costruzioni. Morale: a Bologna perdiamo 35 minuti d'orologio per rimontare la batteria e tutti i cavi. Tra "Notte bianca" bolognese e autista che, suo malgrado, sbaglia 4 volte la strada, arrivo alla meta ad un orario davvero indicibile e con l'atteggiamento da naufrago che torna a casa.
Ad attedermi, ormai quasi incredula sul mio arrivo, c'è Anita con la quale inizio questo lungo viaggio durato 28 bellissimi giorni. Con lei ovviamente la mamma, Ives. Attenzione non la mamma come sua mamma, ma la mamma di tutti.
Ives è mamma dentro! E' materna con tutti ed è anche l'unica che capisce il mio assistente :D
Ives, "grazie" è davvero una parola stupida e "spero di poter ricambiare" è una frase altrettanto banale. Io spero solo di dimostrarvi sempre quanto vi voglio, ma, considerate le mie scarse qualità espansive, mi affido molto al vostro intuito. Un bacione!
Con loro tanti volti noti come Luca, Lara, Luciano, Marisa (grazie per la treccia, cara), Claudio, il piccolo Simone con la mamma e qualche faccia nuova come il non piccolo Cristian con la sua mamma. Nascosto/a nella sua ordinatissima stanza, la nostra Luana (alias Derek) in compagnia di 2 disorganizzatissime visitatrici: Fede e Licia. A causa di una sedicente dottoressa, la nostra notte è saltata, care, ma vedrete che ci rifaremo (detto così non suona bene, ma voi avete capito). Sono rimasto davvero infastidito da come siano andate le cose: avrei semplicemente voluto stare un pò con voi, non troppo, ma un pò mi sarebbe bastato. Un bacio P.S.: Ma si combina qualcosa quest'anno o no? ;)
Avendolo/a nominat0/a non posso non dedicare qualche riga anche a quel cinghialotto di Derek. Ho trovato un Derek molto più umano. Più bisognoso di rassicurazioni. Non posso dire di essere stato io a rassicurarlo (anzi, quando ci sono io in giro, lui teme per la sua vita.... e fa bene), ma sono stato contento e divertito di vederlo "interagire" con Anita. Povero Derek, è stato costretto a vedere la finale di champions league con noi anti-interisti, anti-distrofici ed anti.... patici. Ti abbraccio caro, alla prossima... se ci arrivi :D
Derek mi consegna i saluti di Peter (Gianpiero) che stavolta non riesco ad incontrare, ahimè. Abbiamo una sfida di poker live in sospeso, Gian. A presto! ;)
Giungiamo presto al week-end: giretto in montagnola; qualche acquisto per fare dei cadeaux; trascorriamo il pomeriggio con Concita e FEDE :D
Concita, suo malgrado, è portatrice di disgrazia (nel senso che, spesso, porta con se Ketty); FEDE, suo malgrado, è portatrice di simpatia :D
Ci siamo divertiti un sacco quella notte che hai trascorso con noi, cara: tra patatine, rum&coke e doppisensi credo di poter dire che un pò ti manchiamo, cara FEDE. Un bacio ;)
Passato il week-end si arriva finalmente a martedì. Un giorno come tanti per gli altri, ma non per me. Martedì 25, come Natale, ed in effetti è stato un giorno di doni. Viene a trovarmi direttamente dalla capitale, la bella Alessandra. Che Ale sia una ragazza bella, solare e simpatica lo vedono tutti, ma quello che è bellissimo è racchiuso in una frase di Anita: "Alessandra non va oltre la disabilità; Alessandra non la vede proprio la disabilità".
Detesto dare ragione ad Anita, ma questa volta ne ha da vendere.
Sei stata una delle pochissime persone, Tesoro, a non farmi sentire disabile. Spesso sono io a ricordartelo, ma tu niente... non desisti (per fortuna). Ciò che è successo in quei 2 giorni (si, il giorno seguente mi è stata concessa replica) rimane nostro (anche se a molti, la nostra prolungata assenza, ha fatto venire qualche sospetto). Purtroppo il tempo è dispettoso e sei dovuta andare via, ma in fondo sei rimasta. Un bacio!
Quasi ad incrociare Ale (ma senza riuscirci.. purtroppo per lui) arriva Mirco con la famigliola.
Si sa, i distrofici, come i guai, non arrivano mai soli, quindi a completare l'orda distrofica giungono anche Ottavio e Stefano.
Ottavio porta con sè, oltre la mamma Lucia, Fabio, un simpatico ragazzo che è lì per aiutarlo. Fabio a parte dei discutibili gusti in fatto di donne è davvero un ragazzo in gamba. Ottavio è sempre Ottavio, ma questo non è un difetto, anzi.
Stefano invece è un difetto non deabulamente. Lui non è sempre lo stesso: peggiora sempre più :D
Brutto laziale del kaiser ho finito gli insulti per te, ma sta tranquillo: ne conierò di nuovi. Ti abbraccio stupido!
In quei giorni vengono a trovarci Marinella con la paziente Fabiola, e Simona.
Marinella, oltre ad averci regalato i biglietti per l'Exposanità, ha come sempre rotto le balle ed insidiato i miei amici. Ci vediamo presto Mary, perchè tutto andrà a posto presto ;)
Simona è un pò più handicappata e balena di sempre, ma sempre in gamba ;)
In questi giorni viene a trovare non si sa bene chi, anche Valeria che devo ospitare nella mia stanza facendomi saltare il pranzo (non perchè mi hai fatto passare l'appetito, bella, tranquilla).
Durante l'ultimo week-end ci concediamo una visita all'exposanità con tanto di acquazzone e un pic-nic a Villa Spada con parentesi storica gentilmente offerta dalla signora Pina.
Già Anita si è soffermata su quanto sia stato più gradevole del solito il tempo passato coi ragazzi fisioterapisti. Non amo ripetere, ma solo sottolineare questo concetto. Grazie a Vera, Piero, Elena, Nicola e Francesca in particolare.
Arriva il momento dei saluti e mi soffermo un pò a chiaccherare finalmente col nostro Doc. Vedrai che ci prenderemo le nostre rivincite, Doc... manca poco. Sempre in gamba, ti abbraccio ;)
Bea è in partenza per Milano, quindi ci troviamo in stazione per i saluti.
Si, in stazione! Il mio tour italico non è mica finito, anzi. Preso il treno dopo tanti anni, taglio tutta la penisola per andare a Bari dove mi attende Priscillo (alias Luciano, il papà di Anita) per portarmi a casa loro dove trascorreremo i giorni a seguire in attesa di andare in campeggio. Tra un cinema e una passeggiata in centro, ho il piacere di rivedere Martina (che poi ci sarà anche in campeggio) e l'inaffidabile Valentina ;)
Fatta spesa e preparativi vari, si parte. Non sapevo ancora cosa mi aspettasse in campeggio, ma il mio spirito di adattamento è pari solo alla mia testarda volontà di fare tutto. In conclusione mi sono goduto sei giorni di sole (anche troppo), spiaggia e mare con annesso bagno (anche se ho una trachetomia, si) come fa Anita del resto.
E ci chiamano disabili.... ma fatemi il piacere!
Un piccolo spazio lo dedico agli amici di Anita che non nomino per non dimenticare nessuno, ma ai quali sono grato per aver riversato su di me le attenzioni che sono abituati ad avere per Anita.
Ani, a te cosa posso dire se non MAMMA MIA MAMMA MIA MAMMA MIA? Ormai tutti hanno smascherato il tuo sesgreto amore per me che, scherzi a parte, mi hai dimostrato come sempre (amore fraterno... qui la gente vocifera. Specifichiamo!).
Finisce anche la vacanza, ma non è tutto finito. Lo scalo a Roma, che solitamente detesto, mi da la possibilità di rivedere, anche se per breve tempo, Alessandra. Lì ho capito quanto il mondo normoabile si ancora un pò indietro: le effusioni con un disabile non passano inosservate come per due persone sane, ma si abitueranno.. è un impegno personale ;)
THAT'S ALL FOLKS!
Si parte non benissimo! Essendo capace di tutto, ho fatto ciò che nessun essere razionale può neanche pensare di fare: ho dimenticato i biglietti a casa! Poco male: bastano i documenti per partire, ma ho lasciato a casa anche le varie idoneità al volo e certificazione delle batterie a secco. La dea bendata sembra comunque distratta quel giorno (di solito mi schiva deliberatamente), indi ne approfitto per sfruttare la pietà che viene smossa da un disabile e faccio a meno delle varie cartaccie.
Il proseguio non migliora visto che l'assistente all'imbarco si è divertito a farmi smontare la carrozzina pezzo per pezzo come fa un bimbo con le costruzioni. Morale: a Bologna perdiamo 35 minuti d'orologio per rimontare la batteria e tutti i cavi. Tra "Notte bianca" bolognese e autista che, suo malgrado, sbaglia 4 volte la strada, arrivo alla meta ad un orario davvero indicibile e con l'atteggiamento da naufrago che torna a casa.
Ad attedermi, ormai quasi incredula sul mio arrivo, c'è Anita con la quale inizio questo lungo viaggio durato 28 bellissimi giorni. Con lei ovviamente la mamma, Ives. Attenzione non la mamma come sua mamma, ma la mamma di tutti.
Ives è mamma dentro! E' materna con tutti ed è anche l'unica che capisce il mio assistente :D
Ives, "grazie" è davvero una parola stupida e "spero di poter ricambiare" è una frase altrettanto banale. Io spero solo di dimostrarvi sempre quanto vi voglio, ma, considerate le mie scarse qualità espansive, mi affido molto al vostro intuito. Un bacione!
Con loro tanti volti noti come Luca, Lara, Luciano, Marisa (grazie per la treccia, cara), Claudio, il piccolo Simone con la mamma e qualche faccia nuova come il non piccolo Cristian con la sua mamma. Nascosto/a nella sua ordinatissima stanza, la nostra Luana (alias Derek) in compagnia di 2 disorganizzatissime visitatrici: Fede e Licia. A causa di una sedicente dottoressa, la nostra notte è saltata, care, ma vedrete che ci rifaremo (detto così non suona bene, ma voi avete capito). Sono rimasto davvero infastidito da come siano andate le cose: avrei semplicemente voluto stare un pò con voi, non troppo, ma un pò mi sarebbe bastato. Un bacio P.S.: Ma si combina qualcosa quest'anno o no? ;)
Avendolo/a nominat0/a non posso non dedicare qualche riga anche a quel cinghialotto di Derek. Ho trovato un Derek molto più umano. Più bisognoso di rassicurazioni. Non posso dire di essere stato io a rassicurarlo (anzi, quando ci sono io in giro, lui teme per la sua vita.... e fa bene), ma sono stato contento e divertito di vederlo "interagire" con Anita. Povero Derek, è stato costretto a vedere la finale di champions league con noi anti-interisti, anti-distrofici ed anti.... patici. Ti abbraccio caro, alla prossima... se ci arrivi :D
Derek mi consegna i saluti di Peter (Gianpiero) che stavolta non riesco ad incontrare, ahimè. Abbiamo una sfida di poker live in sospeso, Gian. A presto! ;)
Giungiamo presto al week-end: giretto in montagnola; qualche acquisto per fare dei cadeaux; trascorriamo il pomeriggio con Concita e FEDE :D
Concita, suo malgrado, è portatrice di disgrazia (nel senso che, spesso, porta con se Ketty); FEDE, suo malgrado, è portatrice di simpatia :D
Ci siamo divertiti un sacco quella notte che hai trascorso con noi, cara: tra patatine, rum&coke e doppisensi credo di poter dire che un pò ti manchiamo, cara FEDE. Un bacio ;)
Passato il week-end si arriva finalmente a martedì. Un giorno come tanti per gli altri, ma non per me. Martedì 25, come Natale, ed in effetti è stato un giorno di doni. Viene a trovarmi direttamente dalla capitale, la bella Alessandra. Che Ale sia una ragazza bella, solare e simpatica lo vedono tutti, ma quello che è bellissimo è racchiuso in una frase di Anita: "Alessandra non va oltre la disabilità; Alessandra non la vede proprio la disabilità".
Detesto dare ragione ad Anita, ma questa volta ne ha da vendere.
Sei stata una delle pochissime persone, Tesoro, a non farmi sentire disabile. Spesso sono io a ricordartelo, ma tu niente... non desisti (per fortuna). Ciò che è successo in quei 2 giorni (si, il giorno seguente mi è stata concessa replica) rimane nostro (anche se a molti, la nostra prolungata assenza, ha fatto venire qualche sospetto). Purtroppo il tempo è dispettoso e sei dovuta andare via, ma in fondo sei rimasta. Un bacio!
Quasi ad incrociare Ale (ma senza riuscirci.. purtroppo per lui) arriva Mirco con la famigliola.
Si sa, i distrofici, come i guai, non arrivano mai soli, quindi a completare l'orda distrofica giungono anche Ottavio e Stefano.
Ottavio porta con sè, oltre la mamma Lucia, Fabio, un simpatico ragazzo che è lì per aiutarlo. Fabio a parte dei discutibili gusti in fatto di donne è davvero un ragazzo in gamba. Ottavio è sempre Ottavio, ma questo non è un difetto, anzi.
Stefano invece è un difetto non deabulamente. Lui non è sempre lo stesso: peggiora sempre più :D
Brutto laziale del kaiser ho finito gli insulti per te, ma sta tranquillo: ne conierò di nuovi. Ti abbraccio stupido!
In quei giorni vengono a trovarci Marinella con la paziente Fabiola, e Simona.
Marinella, oltre ad averci regalato i biglietti per l'Exposanità, ha come sempre rotto le balle ed insidiato i miei amici. Ci vediamo presto Mary, perchè tutto andrà a posto presto ;)
Simona è un pò più handicappata e balena di sempre, ma sempre in gamba ;)
In questi giorni viene a trovare non si sa bene chi, anche Valeria che devo ospitare nella mia stanza facendomi saltare il pranzo (non perchè mi hai fatto passare l'appetito, bella, tranquilla).
Durante l'ultimo week-end ci concediamo una visita all'exposanità con tanto di acquazzone e un pic-nic a Villa Spada con parentesi storica gentilmente offerta dalla signora Pina.
Già Anita si è soffermata su quanto sia stato più gradevole del solito il tempo passato coi ragazzi fisioterapisti. Non amo ripetere, ma solo sottolineare questo concetto. Grazie a Vera, Piero, Elena, Nicola e Francesca in particolare.
Arriva il momento dei saluti e mi soffermo un pò a chiaccherare finalmente col nostro Doc. Vedrai che ci prenderemo le nostre rivincite, Doc... manca poco. Sempre in gamba, ti abbraccio ;)
Bea è in partenza per Milano, quindi ci troviamo in stazione per i saluti.
Si, in stazione! Il mio tour italico non è mica finito, anzi. Preso il treno dopo tanti anni, taglio tutta la penisola per andare a Bari dove mi attende Priscillo (alias Luciano, il papà di Anita) per portarmi a casa loro dove trascorreremo i giorni a seguire in attesa di andare in campeggio. Tra un cinema e una passeggiata in centro, ho il piacere di rivedere Martina (che poi ci sarà anche in campeggio) e l'inaffidabile Valentina ;)
Fatta spesa e preparativi vari, si parte. Non sapevo ancora cosa mi aspettasse in campeggio, ma il mio spirito di adattamento è pari solo alla mia testarda volontà di fare tutto. In conclusione mi sono goduto sei giorni di sole (anche troppo), spiaggia e mare con annesso bagno (anche se ho una trachetomia, si) come fa Anita del resto.
E ci chiamano disabili.... ma fatemi il piacere!
Un piccolo spazio lo dedico agli amici di Anita che non nomino per non dimenticare nessuno, ma ai quali sono grato per aver riversato su di me le attenzioni che sono abituati ad avere per Anita.
Ani, a te cosa posso dire se non MAMMA MIA MAMMA MIA MAMMA MIA? Ormai tutti hanno smascherato il tuo sesgreto amore per me che, scherzi a parte, mi hai dimostrato come sempre (amore fraterno... qui la gente vocifera. Specifichiamo!).
Finisce anche la vacanza, ma non è tutto finito. Lo scalo a Roma, che solitamente detesto, mi da la possibilità di rivedere, anche se per breve tempo, Alessandra. Lì ho capito quanto il mondo normoabile si ancora un pò indietro: le effusioni con un disabile non passano inosservate come per due persone sane, ma si abitueranno.. è un impegno personale ;)
THAT'S ALL FOLKS!
lunedì 21 giugno 2010
SUD---> <---NORD
Come avrete notato il mio blog in questo periodo è stato un pò "silenzioso",il motivo è semplicemente che sono stata in vacanza, nel caldissimo e bellissimo salento. Voglio partire proprio da qui, dal "Mio" Salento. Terra calda, di mare splendido, gente accogliente, abituata ad accogliere, terra barocca, terra di buoni vini, terra di cibi saporiti, un pò come tutta la mia Puglia. Ovvio ci sono i difetti e sono tanti, potrei elencarveli, potrei raccontarvi di quante volte avrei e vorrei tutt'ora fuggire via dalla mia TERRA, ma come recita il buon Caparezza "O Puglia Puglia mia tu Puglia mia, ti porto sempre nel cuore quando vado via e subito penso che potrei morire senza te.
E subito penso che potrei morire anche con te". Anni fa vedevo il SUD come un grande girone infernale, abitato da anime in pena e che tutto sommato meritavano qualla "Pena" per la loro scarsa voglia di riscatto. Il NORD era un paradiso, civile, pulito, efficiente. Era difficile andare fieri di essere del SUD, si ascoltavano i discorsi della lega in silenzio. Adesso, ad anni di distanza direi che non è più così. Io sono una "mezzo-sangue" nelle vene mi scorre sangue pugliese e sangue bolognese. Bologna città da sempre viva e giovane, città di cambiamento, città aperta, città di gente buona, città accogliente, città libera dalle paure, per me città di salute, città dove io mi curo, città dove ho sempre immaginato il mio futuro. Il mio SUD ha fatto il salto di qualità, si è smarcato da tante "bruttezze" Italiche, il mio SUD ha imparato a tenere la testa alta, ognitanto ancora la piega, ma molto meno di prima, il mio SUD ha imparato a pretendere, il mio SUD ha imparato a punire chi sbaglia e a elogiare chi fa bene, il mio SUD ha imparato a rispondere a chi lo disprezza. Il mio NORD si è gettato nelle braccia di chi lo sta portando alla deriva sociale e culturale, il mio Nord si è sporcato le mani e la bocca di parole e gesti "barbari", il mio Nord si è fatto sorpaffare dalla paura, il mio Nord si è chiuso in una gabbia, il mio Nord disprezza senza alcun rispetto il mio SUD. Tornando alla mia vacanza, nel mio Salento viene tanta gente dal nord, viene a godere del sole, del mare, del cibo, del vino, della compagnia e noi siamo lì ad accoglierli, e a me fa male sentire chi viene nella mia terra a stare bene, dire "Eh si qua in Terronia si fa di tutto tanto loro non capiscono" sentirli ridere del nostro accento. Mio carissimo Nord per una volta nella storia sarà il SUD a doverti salvare, ma non dagli estranei o dalla crisi, ti dovremo salvare da te stesso e da chi ti ha abbagliato fin ora. Nel frattempo mio Nord continua a venire a godere delle nostre bellezze noi siamo a braccia aperte.
martedì 8 giugno 2010
2 weeks of Madness
Prima cosa che mi viene in mente quando devo scrivere il "Famoso" resoconto nigrisoliano è, come è possibile che lo stesso posto sia sempre tanto diverso, che ci siano sempre tante cose diverse anche se le persone sono le stesse. Ma adesso partiamo con il racconto. Colonna sonora del mio viaggio di andata è "L'uomo che amava le donne" di Nina Zilli. Arrivo a bologna il 18 maggio un giorno prima del mio ricovero, nel pomeriggio passo in visita al nigri a trovare il mio CARO amichetto sardo,Gianpiero, trovo lui e l'amico Derek nel giardinetto a fare i porci handicappati. Siamo stati pochissimo insieme ma almeno ci siamo salutati, io ti devo un cazziatone dalle infermiere, tu mi devi una partita a poker.Il prossimo ricovero non mi scappi. In quella occasione vengo a sapere che la mia casalinga Luana (Derek) rimarrà con me una settimana, il che mi ha gettato nel panico. Finalmente il 19 mi rinchiudo. Camera di polly-pocket. Così inizia. Ci vengono a trovare le sorelle Morellini. Ci siamo viste pochino per vari motivi, orari sballati. Ma mi ha fatto davvero piacere vedervi. Peccato che QUALCUNO abbia parlato troppo e i piani "Notturni" si sono rovinati. Le serate trascorrono divertenti, tra Karaoke della banda Luca,Pesce, Claudio. Lara con il suo magnifico Lambruschetto, le mamme con i loro aperitivi e il mitico Cristian con il suo APPETITO. Colonna sonora delle serate "Un kilo" di Zucchero.Il piccolo ma potente Simoncino ci ha allietati quasi ogni sera con le sue doti canore. SIMO SEI UN MITO! E' la domanda che tutti ci poniamo è "Hai i coppiottiiiii?" credo che farò causa alla Panini. Anche la mia mitica cuginetta è rimasta vittima di Simone e delle figurine.Il primo week-end è arrivato velocemente. Con il week-end arriva anche Concita, sempre bella. Sopratutto finalmente dopo giorni in cui ero sola con due bestie come Peppe e Derek un pò di solidarietà femminile. Il sabato abbiamo girovagato per la montagnola. La sera abbiamo visto la finale di Champions e non aggiungo altro se non DEREK TI ODIO!!! Ma parliamo di Derek,detta Luana la casalinga inquieta, eh si dovete sapere che in camera sua dev'essere tutto perfettamente in ordine e pulito altrimenti si agita. Luana regina dei doppi sensi, mi hai scassato le palle per il mio "uh che carino" riferito ad uno sbirro. Volevi sentirti dire che tu eri più bello vero?????????????????? Tessoooro mio io HO VINTO A POKER E TU HAI PERSO. IO HO VINTO LA SCOMMESSA E TU HAI PERSO!!! Ricordateloooo!!!!! Scherzi a parte, prima cosa TU NON MI STAI SUL CAZZO. Anzi potrei dire che mi stai addirittura simpatico. La serata con mia cugina che è rimasta a dormire con noi è stata divertentissima. Il giorno dopo Luana se nè andata. Lasciandomi in custodia l'arancia. AHAHAH. Dery non ti ci abituare ma GRAZIE per la settimanina divertente. Distrofico che se ne và, distrofico che arriva. Handicap,noto anche come STEFANO. Mamma mia quante cose si potrebbero dire su di te. La tua stupidà abnooorme. Stè io con te mi diverto. Sentirti dire che hai freddo mi fa crepare. Anche stavolta arriva il tempo delle visite e questa volta chi viene a trovarci?? Mary e quella SANTA donna di Fabiola. Hanno bivaccato con noi, si sono intrufolate nelle stanze nigrisoliane. Mary grazie per i biglietti per la fiera. Mary forzaa ti voglio vedere come al solito, ci siamo capite no? In quei giorni arriva anche il nostro caro Ottavio, con un nuovo assistente, Fabio. Un ragazzo dai gusti strani ahahahah. Abbiamo girato parecchio per bologna. Siamo andati all' expo sanità, abbiamo preso una pioggia della Madonna. Siamo andati ai giardini. E poi rullo di tamburi abbiamo fatto un magnifico pic-nic. Dove Fabio si è invaghito della signora Pina!!!!!!!! "Correte nei viali" Ottavio vogliamo parlare di quando il tuo caro Fabio ti stava abbandonando nel parco???? Fabiooo ti devi fidare di meeee. Visto cinese, Firenze ecc. Secondo me sei rimasto shockato dal mondo dell'handicap. Shockato ma divertito. E cmq W I DOPPI SENSI. Tutti questi giorni oltre alla compagnia degli handicappati c'è stata anche la compagnia della mia mitica CUGINETTA!!!!!!!!!FEDEEE ANDIAMO AD AMSTERDAM. Colonna sonora di questi giorni "Adesso è facile" vero ragazzuoli??? Ho anche ricevuto una visita moolto gradita,la mia socia, la baldracca per eccelenza, Simona/Pamela. Simo inutile scrivere niente. Io e te ci capiamo al volo, e meno male che sei sopravissuta XD. Ti aspetto per dividere il mio letto con te. Come non posso parlare della mia Kettyna, LA KEFIAAAAAAAAAAAAAAA!!!!!!!! Maledettaa!!!!!!! Mi ha fatto piacere vederti. Ti voglio bene! Le serate trascorrevano tra chiacchiere musicali,kebab, rum e coca, partite a poker. Il mio distrofico amico Stè è troppo divertente prenderlo in giro. Ma quanto ti manco????????????????
Questo è ciò che riguarda il "Reparto" ma questa volta voglio dedicare uno spazietto anche al "comparto terapisti". Si i nostri terapisti, ho sempre avuto grandissima stima professionale di tutti voi, ma questo volta ho visto davvero delle belle persone. Scambi di battute tra persone non tra terapista e paziente grandissima differenza, Vero Ele??
Elena la mia terapista e la mia amica, prima di tutto GRAZIE. Il tape che invenzione meravigliosa è???? Vero Luca??? Ele sei brava come terapista e lo sai da 113 a 135!!!!, sei una gran bella persona. Mi diverto troppo. Hai un energia positivissima, io e te e i nostri ART-ATTACK che meraviglia!!!!! I nostri grandioosi gusti musicali,la passione per le foto. Ele ti aspetto in PUGLIAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA ci contoooooooooooooooo!!!!!!!!!!!!!!!!! TI VOGLIO BENE. A novembre PISCIIIIIIIIIIINAAAAAAAAAAAAAAA!!!!
Franci ma quanto fai ridere???? Sei divertente.Sei brava. Anche tu con una grande energia. Ho sentito che è un periodo un pò difficile. FORZA. A novembre ti porto i CD promesso. Ovviamente ti aspetto in PUGLIA con Elena.
Ora viene la parte maschile o meglio MASCHILISTA. Nick "il professionista" con una strana perversione verso i TRULLI. Nick maledetto a te e a me che ti ho detto che ho un trullo. Ci siamo presi in giro fino alla morte. Lui si è vendicato strappandomi le anche e toccandomi sempre le costole BASTARDO. Nick STAI MOOOLTOOOO ATTENTOOO!!!! Qui lo dico e qui lo nego, o meglio non lo sentirai mai più da me. Sei bravo e mi stai davvero Simpatico.Mi fai fare un giro in moto???.Non ti gasare!!!!!!A te ti aspetto ai Trulli.AHAHAH
Giungiamo verso la fine. I saluti difficili come sempre. Come non posso parlare della mia FAKE DOCTOR BEAAA W IL BEEEEEEENNNNTEEEEEEEELAAAAAAAAAN!!!!!!!! TI VOGLIO BENE STRONZACCIA!!!!!!
Doc LA VITTORIA E' VICINA!!!!!!!!!!!! BUONA VACANZA.
Concludo salutando Vale che ha cambiato luogo di lavoro ma sono certa che con la testa e con il cuore è ancora al Nigri. E abbraccio Surya!!!
Qualcosa non vi torna vero?? Ma come non parla di Peppe??? Ebbene no. Peppina bella è a casa mia andiamo al mare insieme quindi questo giro salta nel resoconto.TIE'!!!
W I TRULLIIIII!!!!!!!!!
Questo è ciò che riguarda il "Reparto" ma questa volta voglio dedicare uno spazietto anche al "comparto terapisti". Si i nostri terapisti, ho sempre avuto grandissima stima professionale di tutti voi, ma questo volta ho visto davvero delle belle persone. Scambi di battute tra persone non tra terapista e paziente grandissima differenza, Vero Ele??
Elena la mia terapista e la mia amica, prima di tutto GRAZIE. Il tape che invenzione meravigliosa è???? Vero Luca??? Ele sei brava come terapista e lo sai da 113 a 135!!!!, sei una gran bella persona. Mi diverto troppo. Hai un energia positivissima, io e te e i nostri ART-ATTACK che meraviglia!!!!! I nostri grandioosi gusti musicali,la passione per le foto. Ele ti aspetto in PUGLIAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA ci contoooooooooooooooo!!!!!!!!!!!!!!!!! TI VOGLIO BENE. A novembre PISCIIIIIIIIIIINAAAAAAAAAAAAAAA!!!!
Franci ma quanto fai ridere???? Sei divertente.Sei brava. Anche tu con una grande energia. Ho sentito che è un periodo un pò difficile. FORZA. A novembre ti porto i CD promesso. Ovviamente ti aspetto in PUGLIA con Elena.
Ora viene la parte maschile o meglio MASCHILISTA. Nick "il professionista" con una strana perversione verso i TRULLI. Nick maledetto a te e a me che ti ho detto che ho un trullo. Ci siamo presi in giro fino alla morte. Lui si è vendicato strappandomi le anche e toccandomi sempre le costole BASTARDO. Nick STAI MOOOLTOOOO ATTENTOOO!!!! Qui lo dico e qui lo nego, o meglio non lo sentirai mai più da me. Sei bravo e mi stai davvero Simpatico.Mi fai fare un giro in moto???.Non ti gasare!!!!!!A te ti aspetto ai Trulli.AHAHAH
Giungiamo verso la fine. I saluti difficili come sempre. Come non posso parlare della mia FAKE DOCTOR BEAAA W IL BEEEEEEENNNNTEEEEEEEELAAAAAAAAAN!!!!!!!! TI VOGLIO BENE STRONZACCIA!!!!!!
Doc LA VITTORIA E' VICINA!!!!!!!!!!!! BUONA VACANZA.
Concludo salutando Vale che ha cambiato luogo di lavoro ma sono certa che con la testa e con il cuore è ancora al Nigri. E abbraccio Surya!!!
Qualcosa non vi torna vero?? Ma come non parla di Peppe??? Ebbene no. Peppina bella è a casa mia andiamo al mare insieme quindi questo giro salta nel resoconto.TIE'!!!
W I TRULLIIIII!!!!!!!!!
lunedì 7 giugno 2010
S.O.S Civiltà
E' LA SVEZIA il Paese più gay-friendly d'Europa, che garantisce, a livello legislativo, parità di trattamento alle persone omosessuali, oltre a fornire valide tutele normative contro l'omofobia. Con i suoi 10 punti (su un massimo di 10), guida una classifica redatta dalla Ilga Europe 1 (il ramo europeo della International lesbian and gay association). Per stilare questa vera e propria mappa dei diritti umani riconosciuti alla comunità omosessuale, e denominata Rainbow Europe Country Index, si è tenuto conto della legislazione vigente nei singoli Paesi. L'Italia si colloca nella fascia delle nazioni più omofobe: è ai livelli di Georgia e Serbia (qui, nel 2009, il governo cancellò all'ultimo momento il Gay Pride).
Ci consideriamo un paese civile ed evoluto culturalmente, ma la verità è ben diversa, la realtà è ben diversa. Cosa rende un paese civile? Ci abbiamo mai pensato a quali sono i canoni della civiltà? La civilità di un paese,di un popolo si misura in denaro? In quanti beni posseggono? Ovviamente tutti rispondono di no. Eppure pare che sia così, la Civiltà si misura in benessere REALE e sopratutto di TUTTI i cittadini senza distinzione di razza,orientamento sessuale,religione,condizione economica.Un paese è civile quando permette a tutti i suoi cittadini di sfruttare a pieno e nel miglior modo possibile le proprie capacità,quando mette tutti i cittadini in condizione di VIVERE e non di SOPRAVIVERE! Noi ci riteniamo persone civili? Facciamoci un bel esamuccio di coscienza e poi diciamoci se ci riteniamo civili o meno. Io aspetto.Nel frattempo rispondo per me... IO SONO INCIVILE E VIVO IN UN PAESE INCIVILE.Ecco ho fatto OUTING!
sabato 5 giugno 2010
I bambini sono una MINIERA D'ORO
"Costretti a lavorare in una miniera d'oro, sono stati uccisi da esalazioni di piombo."
Chi? Dove? Ecco le prime domande che mi sono posta quando ho letto questa notizia, le risposte le ho avute. 110 bambini in Nigeria. Come al solito numeri e bambini vanno a braccietto e pericolosamente rischiamo di non distinguerli più.Di cosa mi stupisco, i bambini muoiono nel mondo,specialmente nei paesi poveri.E' abbastanza banale ed ipocrita "parlare" sempre di bambini che muoiono,che soffrono,che hanno fame,che sono malati. Verissimo è ipocrita e banale,ma è una realtà che ci imponiamo di non vedere.Nella mia vita ho avuto a che fare diverse volte con il binomio bambini-sofferenza,forse uno dei binomi più difficili da digerire. Ho visto bimbi "sofferenti" a causa di malattie,in fin di vita, aggrappati alla vita come scalatori ad una montagna, bimbi immobilizzati da capo a piedi ma carichi di energia vitale, bambini respirare come pesciolini fuori dall'acqua.Cosa hanno in comune con i bambini Nigeriani? Tutto e niente. Tutto perchè sono bambini e sono identici in qualsiasi parte del pianeta,tutto perchè,forse e sottolineo forse,l'unico valore veramente universale è la sofferenza.Niente perchè i bimbi cha vedo io soffrono senza un perchè,non c'è la "MANO" di nessuno a causare la loro sofferenza, i bimbi Nigeriani invece soffrono a causa di una "Disumanizzazione" diffusa, le loro sofferenze sono causate da una "MANO" nel vero senza della parola,di un altro essere umano. Questa differenza tra bimbi che soffrono senza un perchè e invece bambini che soffrono con un perchè mi fa davvero incazzare. Se non c'è un perchè non c'è nemmeno una soluzione,si può solo rendere il massimo,ma se invece c'è un perchè c'è anche la maniera di trovare una soluzione, ci SAREBBE il dovere di trovare una soluzione. Nel frattempo facciamoci sti 110 minuti di silenzio....
Anita
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