giovedì 21 ottobre 2010

E tu?



Un interessante rapporto del CENSIS su italiani e disabilità, rivela tante cose su come gli Italiani si rapportino al mondo della disabilità. Iniziamo con un dato "Le persone disabili suscitano in gran parte degli italiani sentimenti positivi, solidarietà (per il 91,3%), ammirazione per la loro forza di volontà e la determinazione che comunicano (85,9%), desiderio di rendersi utili (82,7)". Sentimenti positivi senza alcun dubbio, io personalmente non amo i sentimenti positivi anche perchè il concetto di positività è molto soggettivo.Ma non voglio soffermarmi su questo punto, andiamo avanti con un altro dato a mio avviso interessante e che dovrebbe far riflettere:"Poi c’è il timore di poter involontariamente offendere o ferire la persona disabile con parole e comportamenti inopportuni (34,6%)". La paura la maggior parte delle volte è figlia dell'ignoranza nel suo significato di ignorare le cose o in questo caso le persone. Colpa ne abbiamo anche "Noi" disabili che molte volte restiamo arroccati sulle nostre posizioni e molte volte non siamo aperti al dialogo anzi. Per far si che non ci sia paura e disagio si deve dar la possibilità di conoscere, solo così si può far capire che dietro un corpo malato,diverso,immobile c'è una persona pensante e fornita di personalità.“I Down? Tutti uguali.Ne sono convinte 2 persone su 3 (il 66%) del campione utilizzato” come i cinesi mi verrebbe da dire, questo dato credo non abbia bisogno di essere commentato, lascio a voi. Visti i dati e vista la mia esperienza di vita mi chiedo come si può cambiare quest'immagine della disabilità? Partendo dai DIRITTI.In primis fornendo a tutti le stesse possibilità sociali,lavorative ed economiche mettendo così tutti sullo stesso piano, senza vantaggi o svantaggi. Sembra banale ma non lo è. Riflettiamo. E tu come ti rapporti alla disabilità?

3 commenti:

  1. ahahahah il comunicato stampa del CENSIS è il primo articolo de L'eco della prossima settimana. Telepatia! Un abbraccio Anita

    RispondiElimina
  2. io bene, credo che per me sia stata una "quasi" fortuna....cara la mia bambina!
    Tua mamma.

    RispondiElimina
  3. fin da piccola non ho mai avuto il coraggio di avvicinarmi al disabile per paura di poter "involonariamente offendere o ferire la persona disabile con parole e comportamenti inopportuni. Sono sempre stata consapevole di sbagliare ma...era più forte di me, evitavo gli incontri. La vita mi ha regalato la mia piccola Auro.Ecco che cerco di mettermi nei panni di chi viene a trovarci ...faccio subito le presentazioni, coinvolgo facendo io da tramite finchè non mi mettono da parte. Forse anch'io da piccola avevo bisogno di questo

    RispondiElimina