lunedì 6 settembre 2010

Sakineh e Reza




Due nomi,due storie,due vite ma come loro ci sono altre centinaia di persone. Le loro storie non si sa bene come e perchè sono emerse, sono venute in viaggio nel grassoccio e pigro occidente. Sakineh è stata condannata alla lapidazione in Iran per adulterio. Reza è un bimbo di 2 anni pakistano che succhia un biberon vuoto ricoperto di mosche su tutto il corpo. Vittime entrambi dell'essere umano, non della follia umana ma della spietata lucidità che condanna il più debole, è così da secoli. Firmiamo l'appello per Sakineh sperando che la nostra firma fermi le pietre, firmiamo come placebo per le nostre budella. Per Reza non possiamo fare niente,possiamo solo disgustarci, arrabbiarci, pregare, piangere ma tutte cose del tutto inutili. Domenica in una gara di moto2 è morto un ragazzo di 20 anni, è morto in una gara è stata una tragedia, abbiamo sofferto, abbiamo fatto centinaia di link su facebook per salutarlo, il mondo dello sport si sta interrogando su come evitare certe tragedie e probabilmente troveranno una soluzione. Io non pretendo di trovare una soluzione ma PRETENDO che ci fermiamo e ci interroghiamo su cosa accade nel resto del mondo, quanto meno prendiamone coscienza. Nel frattempo chi vuole può firmare l'appello per Sakineh qui http://www.amnesty.it/flex/FixedPages/IT/appelliForm.php/L/IT/ca/216. Per Reza non ci sono appelli possiamo solo urlare.

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